I magnifici quattro: la mente, la mano, il movimento, il linguaggio.
Questi quattro elementi umani li ho definiti i magnifici quattro proprio ripensando ai famosi super eroi che salvavano il mondo da catastrofi inverosimili. Allo stesso modo la mente, la mano, il movimento e il linguaggio permettono a tutti noi di “salvarci” da soli nella giungla del nostro mondo.
La mente
Così scrive Maria Montessori nelle prime pagine del libro “La Mente del bambino”: “Molti sostengono oggi, come me, che la parte più importante della vita non è quella che corrisponde agli studi universitari, bensì il primo periodo, che si estende della nascita ai sei anni di vita, perché proprio in questo periodo si forma l’intelligenza, il grande strumento dell’uomo”.
L’apprendimento di un bambino è completamente diverso da quello di un adulto. Il bambino crea tutto: tutti i suoi movimenti, tutti i movimenti sublinguali o labiali per poter parlare lui li crea, tutto ciò di cui noi adulti siamo dotati lui lo crea. Noi adulti per imparare qualcosa di nuovo dobbiamo contare sulla nostra volontà, motivazione, desiderio, determinazione, a volte anche mettendo in conto la “fatica”.
Il bambino no!
Il bambino ha una mente inconscia, ricca, molto ricca d’intelligenza. Maria Montessori definisce “mente assorbente” la mente del bambino proprio perché il suo funzionamento è paragonato a quello di una spugna che assorbe tutto quello che lo circonda.
Prendiamo l’esempio del linguaggio: i bambini nei loro primi due anni di vita imparano la lingua madre e nessuno gliela insegna, ma la imparano vivendola. La stessa cosa la vediamo nel movimento: si muove, gattona, sta in piedi, ed infine cammina, ha imparato da solo vivendo il suo movimento.
Pensate a noi stessi, quando, da adulti, vogliamo imparare a ballare, a sciare, a giocare a tennis per esempio, ci servono tanto tempo, e altrettanto sforzo, ed in più se non manteniamo un certo allenamento costante nel tempo, perdiamo la padronanza dei movimenti acquisiti.
I bambini, nei loro primi anni di vita, imparano senza sforzo di memoria, imparano per sempre e perfettamente. Questo vuole dirci Maria Montessori quando parla di mente assorbente.
La mano
Maria Montessori definisce la mano del bambino piccolo un organo d’intelligenza! Come mai?
Il bambino fa esperienza del mondo attraverso la mano, attraverso di essa e grazie ad essa, sempre tratto da “La mente del bambino”, scrive la dott.ssa Montessori: “Lo sviluppo dell’abilità della mano è legato nell’uomo allo sviluppo dell’intelligenza, e se consideriamo la storia, allo sviluppo della civiltà. Potremmo dire che quando l’uomo pensa, egli pensa ed agisce con le mani…Grazie alle mani che hanno accompagnato l’intelligenza si è creata la civiltà: la mano è l’organo di questo immenso tesoro dato all’uomo”.
È un argomento molto corposo, denso, importante, tanto che Maria Montessori dedica a questo argomento interi capitoli dei suoi libri per spiegarci la necessità di dare fiducia ai bambini e lascarli sperimentare la vita attraverso il tatto.
La psiche del bambino si sviluppa attraverso le esperienze che lui o lei fanno con le mani. L’evoluzione della sua crescita appartiene alle situazioni di vita e non ha seguito senza di esse. Il tanto amato slogan Montessoriano “aiutami a fare da solo” significa proprio questo: lasciate che i vostri figli facciano esperienza, e se possibile sicuri della loro incolumità, che la facciano da soli.
Il movimento
Il principio chiave del pensiero pedagogico di M. Montessori e il suo metodo è che vede l’uomo come un’unità di corpo e di spirito e il movimento è connesso all’intelligenza. I muscoli fanno parte del sistema nervoso che viene definito come un sistema di relazione.
Per Maria Montessori questo è un aspetto imprescindibile ed è stato ampiamente confermato da tutti gli attuali studi: l’educazione deve rispettare questo principio di relazione in quanto lo sviluppo mentale è connesso strettamente al movimento e dipende da esso. Il movimento è il punto di arrivo del sistema nervoso: prima il cervello, poi i sensi ed infine il movimento. Il bambino deve trovare, all’interno del suo ambiente, dell’ambiente in cui vive, la possibilità concreta e reale di agire, in quanto è da questo presupposto, dall’azione effettiva, che nascono le attività di pratica Montessori, ossia quell’insieme di esercizi che rappresentano unità di pensiero e di azione che sono la base della formazione dell’uomo.
Linguaggio
Il linguaggio non è una ripetizione di parole: le parole sono sostenute dal pensiero e l’uso delle parole sostiene e aumenta il linguaggio. Il linguaggio è lo strumento per comunicare all’esterno e allo stesso tempo consente il dialogo con noi stessi, ci permette di focalizzare i nostri pensieri, di esaminarlo, di porci domande e darci risposte, non è un caso che per comunicare veramente con gli altri è molto importante anche saper parlare a noi stessi.
Vi ho parlato, in merito alla mente di mente assorbente e di come questa sia in grado di assimilare tutto attorno a sé e l’acquisizione del linguaggio ne è un esempio evidente.
Non mi addentro nelle note tecniche per l’acquisizione del linguaggio, importante sapere, per noi educatori e genitori è che le tre necessità di base per poter apprendere la lingua materna sono:
- poter udire bene,
- avere un apparato fonatorio funzionante,
- avere il desiderio di comunicare
Per i bambini è fondamentale saper curare questi quattro aspetti, e con cura intendo il fatto che noi adulti/genitori/educatori dobbiamo imparare a dare loro la nostra fiducia che gli serve per sperimentare l’azione e non solo nel successo, ma anche nel fallimento. La fiducia ai bambini la diamo solo se abbiamo fiducia in noi stessi!