Sul palcoscenico della vita, come scrive Pirandello, io interpreto tanti ruoli che formano la mia personalità, e mi piace molto la descrizione che sto per farvi.
Sono una donna prima cosa su tutto, fiera del mio femminile. Sono una mamma, una compagna, una coach umanista, un’educatrice Montessori, e tutti questi ruoli, attuali, che il momento presente mi sta donando, sono accomunati dalla stessa visione che ho della vita meravigliosamente complicata.
Si si avete letto bene…meravigliosamente complicata…io sono l’esempio vivente di come il cambiamento sia una costante del fluire della vita e di come seguire le rivoluzioni interiori sia fondamentale per la ricerca della felicità.
La mia vita è stata facile? Non direi proprio.
Errori fatti? Tanti e meno male (forse non proprio per tutti gli errori meno male) il “SIGNOR ERRORE” mi ha plasmato e fortificato nella donna che sono adesso, tutte le volte che sono riuscita a rialzarmi dopo svariate cadute a volte anche pericolose.
È la mia vita stessa cha ha deciso che io diventassi una “studiosa” di felicità.
Io sono una “ricercatrice di felicità”. La definizione può suonare particolarmente romantica, e voglio che un po’ lo sia davvero. La ricerca e scoperta o riscoperta di noi stessi è appassionata e travolgente e per alcuni aspetti anche sognante: l’aspetto del cambiamento che si prospetta, di solito dopo momenti di crisi e di sofferenza, in un futuro non troppo lontano rapisce i nostri pensieri e ci lascia estasiati di fronte al “non ancora”, ma “possibile” trasformazione della nostra persona.
Il fine ultimo della felicità nasce dall’armonia tra l’essere e il fare. Scrive Freya Stark, esploratrice e saggista britannica: “non può esserci felicità se le cose che crediamo sono diverse da quelle che facciamo”. Bella frase, gran belle parole…trasformarle in realtà, quando si inizia a sentire la spinta propulsiva alla trasformazione non è affatto facile ma è entusiasmante e d’immensa soddisfazione poi raggiungere l’obiettivo desiderato a patto che si metta in conto il DDF : Darsi Da Fare!
Questa è stata la mia vita e questo è quello che sono io: una donna che si da da fare per cercare la sua felicità e accompagnare le persone nella ricerca della propria!
La formazione Montessori è arrivata in momento critico e molto difficile della mia vita e ancora, e anche in quel preciso momento si sono presentati i due elementi costanti di prima: il DDF e la felicità tanto desiderata.
Il metodo Montessori è sicuramente una scelta di vita che favorisce lo sviluppo armonico di tutte le potenzialità del bambino e di conseguenza dello “star bene” con se stessi. La Dottoressa auspicava la formazione di persone libere nei pensieri, rispettose di se stesse, degli altri e dell’ambiente, forti nelle scelte e capaci di farsi intendere. Persone umili, ma non modeste, in grado di trovare il loro posto nel mondo attraverso il lavoro e l’impegno e questo non ha potuto che confermare, aumentare e approfondire la mia appassionante ricerca.
Applicare la filosofia Montessori nei miei interventi, sia a livello educativo con i bambini sia a livello di scelta di vita con gli adulti, vuol dire credere in un mondo migliore, ho fiducia nei bambini di adesso, che saranno gli uomini e le donne di domani ai quali affidiamo il futuro dell’umanità, e ho fiducia nelle persone che con me intraprendono un percorso di cambiamento.
Ho avuto il coraggio di ascoltare la mia passione per conoscere l’umano che c’è in noi solo in età adulta. Così ho lasciato un’attività di famiglia avviata e redditizia per intraprendere una cammino incerto e con poche prospettive. Mi sono diplomata e poi laureata in Scienze del Servizio Sociale, e ho iniziato così un percorso di formazione continua e di crescita personale che continua sempre e credo fermamente non finirà mai.
Mi sono occupata per anni di grave disagio femminile adulto, accompagnando le donne vittime di abusi a costruirsi o ricostruirsi un futuro dignitoso e sereno. Il mio cuore e la mia mente avevano poi bisogno di cambiamento e in questi ultimi dieci anni mi sono specializzata nel metodo Montessori acquisendo la specializzazione per la fascia 0-3 dall’Opera Nazionale con il corso tenuto a Brescia nel 2014, e sono tutt’ora educatrice Montessori alla Casa dei Bambini T.Fiorini, importante scuola dell’infanzia Montessori in provincia di Brescia.
Sono coach umanista diplomata alla scuola di coaching umanistico del dottor Luca Stanchieri e specializzata nel familycoach Montessori presso la scuola di Alessia Salvini.
La formazione continua, come scrivevo, accompagna da sempre il mio percorso di vita che viaggia di pari passo tra crescita personale e perfezionamento costante.
Oltre al continuo perfezionamento le mie costanti sono sempre le stesse il DDF e la felicità.
Parlare di felicità e delle sua ricerca non è cosa semplice, non perché non interessi anzi, ma perché siamo sempre più abituati a parlare d’infelicità. Siamo invasi da un pessimismo che a volte pare quello cosmico Leopardiano. Sul piano individuale vige il principio del tutto e subito: il piacere deve essere immediato, goduto, attuale, presente e tangibile. Siamo invasi da cinici disincantati che fanno diventare vecchia ogni cosa nuova, scontata ogni idea innovativa minando così la possibilità di apprendere, creare e innovare.
E invece NO! Apprendiamo, creiamo e innoviamo.
L’intervento che faccio io non si fonda sulla cura di patologie, e non vado ad investigare sul passato o a ricercare cause e conflitti, mi occupo del senso del futuro. La visione della vita che vorremmo è il principio da cui parto. Solo dopo si cercano le leve e le opportunità che ci sono nella realtà per realizzare la visione. L’autorealizzazione come desiderio viene prima dell’adattamento: è il romanticismo del sogno che ci permette d’intraprendere il viaggio alla ricerca della felicità.
Il senso del futuro vive in modo dinamico nel presente e io accompagno le persone a vedere questo dinamismo.
Il ponte che vorremmo costruire tra presente e futuro del nostro desiderio di realizzazione, lo progettiamo, ne scegliamo i materiali e lo percorriamo. Il cammino non è quasi mai lineare: è come l’incidere di un pendolo, va avanti e indietro, avanti spinto da una carica vitale di energia nuova, indietro perché quando s’incammina al di là del giardino di casa, si deve affrontare lo sconosciuto e il viaggio diventa pericoloso.
Qui entro in gioco io: come allenatore, come coach appunto di potenzialità umane che attraverso la conoscenza del coaching umanistico e il metodo Montessori mi metto al fianco delle persone e delle famiglie, in una relazione di alleanza, verso l’obiettivo comune del raggiungimento della felicità.