Aprile
L’importanza dell’ordine.
Un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto: qual è il senso ultimo?
Tutti diamo per certa l’importanza dell’ordine, a livello generale intendo. Pochi, conoscono il significato profondo della filosofia Montessori riferita al senso dell’ordine per la costruzione dell’uomo.
Per i bambini/e il mondo è un insieme di persone, cose, lunghi, profumi e suoni, perlopiù sconosciuti che li confondono, e che imparano a riconoscere piano piano, mentre studiano il tutto attorno a loro e crescono. I bambini/e danno un senso al “tutto” che esplorano, proprio attraverso l’ordine delle cose, che per loro rappresenta la sicurezza: avere la certezza di ritrovare ogni cosa là dove è stata messa. Questo significa avere certi, in modo sereno e tranquillo, i punti di riferimento che si stanno costruendo.
Molti di quei comportamenti che superficialmente definiamo “capricci”, soprattutto per i bambini fino ai 3 anni, sono strettamente legati a cambiamenti per noi assolutamente senza significato, come per esempio una persona che siede al posto di un’altra oppure un oggetto non riordinato al solito posto, nei testi della dott.ssa Montessori troviamo molti esempi con fatti di questo tipo e ci accompagna in scoperte semplici ed emozionanti. Non vi siete mai chiesti il motivo per cui i bambini si nascondono sempre nello stesso posto e vogliono che anche voi facciate lo stesso?
Perché hanno bisogno di essere trovati e di trovare, ed è come se ci dicessero “sono sicuro di sapere bene dove sono io e dove sei tu, posso trovarti anche a occhi chiusi, e sono felice per questo”. La loro felicità e stupore nel ritrovamento nascono dall’essere sempre nell’identico posto, non altrove!
Il periodo dell’ordine, definito dalla Montessori, come uno dei momenti di assorbimento più importanti e misteriosi, non solo rappresenta l’amore per le ruotine, la regolarità o la ripetizione, ma è la bussola per orientarsi nel mondo, per orientarsi nell’ambiente e possederlo in tutti i suoi particolari in quanto accanto all’ordine esterno, degli oggetti, vi è anche quello interno, dell’anima, che non è più la distinzione tra le cose, ma la distinzione del rapporto tra le cose, ed è proprio qui che si costruiscono le fondamenta della vita di relazione tra il “tutto”. Tra l’io, il tu, e il noi.
Rispondere in modo adeguato al bisogno di ordine che i bambini/e ci presentano nei primi anni di vita, non significa essere “fissati” oppure “corrergli/le dietro” ma vuol dire insegnarli/le a mettere in relazione con il mondo anche il loro ambiente interno, quello dell’anima. Questo è il senso ultimo dell’amore per l’ordine.
Invito alla lettura:
Maria Montessori
Il segreto dell’infanzia
Garzanti Elefanti