Viviamo in un mondo che, per troppo tempo, ha suggerito che per essere forti, per essere ascoltate, per "avere un posto" nel mondo, le donne debbano somigliare agli uomini. Ci hanno detto che dobbiamo acquisire la loro forza, il loro modo di pensare, la loro determinazione quasi aggressiva, per poter emergere. Ma è davvero così? O c'è un'altra via, un'altra forma di potere che non ha bisogno di somigliare a nessun altro se non a noi stesse? In questo articolo voglio esplorare il valore della differenza, il potere autentico della femminilità e come riscoprirlo nella vita di tutti i giorni.
Ciascuno di noi porta dentro di sé sia energia maschile che energia femminile. Non si tratta di una contrapposizione, ma di una complementarietà naturale che, quando armonizzata, ci permette di essere completi. La società, tuttavia, ha spesso spinto le donne a sviluppare la propria parte maschile, come se solo attraverso questa potessero essere considerate autorevoli. Ma la vera forza sta nell'accogliere entrambe le energie dentro di noi, senza doverne rinnegare una per emergere.
Come family coach Montessori e life coach umanista, vedo ogni giorno quanto sia importante per le donne riconoscere e valorizzare le proprie potenzialità senza sentire il bisogno di conformarsi a modelli prestabiliti. L'educazione alla vita e alla felicità passa attraverso la consapevolezza di sé, il rispetto della propria natura e la capacità di esprimere con autenticità ciò che siamo davvero.
Non esiste un unico modello di potere. Il nostro mondo, per essere completo, ha bisogno di entrambe le visioni: quella maschile e quella femminile. Ma il problema sorge quando una di queste visioni viene considerata l’unico standard valido.
Le donne pensano in modo diverso dagli uomini, e questo è un dono. Il loro modo di riflettere, di percepire il mondo, di affrontare i problemi è unico e imprescindibile per l’evoluzione della società. Il nostro potere non sta nel cancellare questa differenza, ma nel renderla sempre più visibile, valorizzarla e celebrarla.
Il Metodo Montessori insegna l’importanza della libera espressione e dell’ascolto profondo dei bisogni di ciascun individuo. Applicato alla nostra crescita personale, questo significa accettare la nostra diversità come una ricchezza, non come un limite.
Per troppo tempo la forza è stata vista solo nella sua dimensione fisica o nella competitività. Ma la vera forza, quella che resiste, che trasforma, che innova, ha molte altre forme:
È la forza della capacità di ascoltare senza prevaricare.
È la forza di costruire connessioni profonde.
È la forza della resilienza, della cura, della capacità di adattarsi e innovare.
Le donne, storicamente, hanno esercitato queste forme di potere in modo straordinario. L’educazione alla felicità, che è parte centrale del coaching umanistico, ci insegna che la vera forza sta nell’autenticità, nella capacità di essere pienamente noi stesse senza bisogno di indossare maschere.
Viviamo in un’epoca in cui i social media ci mostrano continuamente modelli di donna che oscillano tra due estremi: da un lato l’iper-femminilità performativa, dall’altro l’imitazione del modello maschile. Ma esiste un terzo spazio: quello in cui possiamo essere semplicemente noi stesse, senza sentirci obbligate a rientrare in un canone prestabilito.
I social possono essere strumenti potenti per ridefinire la narrazione sulla femminilità, ma dobbiamo usarli in modo consapevole. Creare una nuova immagine di potere femminile significa proporre contenuti che mostrino la bellezza della diversità, che raccontino la forza della vulnerabilità e la potenza dell’autenticità.
Essere donne non significa aderire a modelli precostituiti, ma avere il coraggio di riscoprire chi siamo davvero. In un’ottica di coaching umanistico, questo significa allenare le nostre potenzialità e costruire uno sguardo orientato ai nostri punti di forza, anziché soffermarci su ciò che ci manca o su chi dovremmo essere secondo le aspettative sociali.
Quali sono le caratteristiche che ci rendono uniche?
Quali pensieri, quali sogni, quali modalità di vivere il mondo ci appartengono profondamente?
Quali condizionamenti sociali ci spingono a nascondere parti di noi?
Attraverso la scoperta e l’allenamento delle nostre potenzialità, possiamo trasformare il nostro modo di vivere, riconoscendo che ciò che ci rende diverse ci rende anche potenti. Il coaching umanistico ci insegna a guardare oltre le etichette, a riscoprire il valore delle nostre inclinazioni naturali e a farne strumenti di crescita e realizzazione.
Ogni donna ha dentro di sé una riserva di forza, creatività, empatia e coraggio che può sviluppare consapevolmente. Il percorso di riscoperta della propria essenza è un viaggio di libertà interiore, un cammino di autoeducazione alla vita e alla felicità, esattamente come insegna il metodo Montessori: attraverso l’osservazione di sé, la sperimentazione e la fiducia nei propri talenti.
La libertà più grande sta nell’accettazione di sé. Questo è il cuore del mio lavoro: aiutare le donne a riconoscere la loro potenza, a trovare la propria voce, a vivere la propria vita in armonia con ciò che sono. Essere donne non significa aderire a modelli precostituiti, ma avere il coraggio di riscoprire chi siamo davvero.
Non dobbiamo essere più simili agli uomini per essere forti. Dobbiamo essere più simili a noi stesse. La potenza della femminilità non sta nell’omologazione, ma nella differenza. Non sta nel conformarsi, ma nel riscoprirsi. E solo quando saremo consapevoli della nostra unicità potremo davvero esprimere il nostro potere nel mondo.
Felici s’impara. E si impara anche ad essere pienamente donne, nella forza della nostra essenza.
A presto,
la tua allenatrice di felicità.