Settembre
Il lavoro batte il gioco. Come mai la dott.ssa Montessori si riferisce alle attività deo bambini parlando sempre di “lavoro”?
Pensate per un attimo prima di continuare la lettura, a quei momenti della vostra vita, nei quali, dopo un buon lavoro, la soddisfazione e l’entusiasmo entrano a pieno carico nella vostra anima e una sensazione di euforia pervade corpo e mente come a voler suggerire di ricominciare presto!
Pensate ancora alla concentrazione di quei momenti e al piacere di fare, di praticare appieno un’esperienza che risponde ai bisogni profondi di realizzazione personale. Questa breve visualizzazione vi serve per comprendere meglio lo spirito dei bambini al lavoro. I bambini messi di fronte ad un possibile scelta preferiscono sempre fare un “lavoro” vero, come pulire, cucinare, fare giardinaggio; desiderano partecipare alla vita famigliare svolgendo attività che hanno uno scopo e un significato ben definito e utile, non solo a loro stessi, ma anche all’interno gruppo famiglia.
Le attività che vengono proposte ai bambini, in una scuola Montessori, hanno sempre degli scopo e dei fini ben delineati: inizialmente il bambino è accompagnato dall’attività stessa a svolgere, nel modo migliore possibile in quel suo preciso momento di sviluppo, un determinato compito, come per esempio per il travaso di acqua tra due piccole brocche, lo scopo esplicito riguarda proprio l’abilità manuale del travaso di acqua da una brocca all’altra; durante l’attività, il bambino, attraverso la concentrazione che gli è necessaria per lo svolgimento del compito e la ripetizione, per affinare sempre meglio la sua abilità, alimenta la sua vita psichica e spirituale così da arrivare all’autonomia.
Durante questo magnifico processo di crescita, è presente un elemento fondamentale, una guida silenziosa che dice ai bambini se sono sulla strada giusta: “il signor errore”. I bambini da soli imparano a correggersi e in questo modo continua il cammino individuale di fiducia in sé stessi. Riprendendo l’esempio del travaso, sarà proprio l’acqua che fuoriesce dalla brocca e che sporca il tavolo, ad insegnare in modo silenzioso.
Il controllo dell’errore, presente in tutte le attività Montessori, dalle basiche fino ad arrivare al materiale scientifico, consente ai bambini non solo di autocorreggersi, essendo “padroni” dei loro errori, ma anche di sperimentare indirettamente un sentimento di fratellanza. Così scrive Maria Montessori: “Gli errori ci avvicinano e ci fanno più amici: la fratellanza nasce meglio sul sentiero degli errori che su quello della perfezione”. Anche a casa vostra, ogni volta che è possibile, lasciate che i bambini usino degli oggetti veri e permettetegli di aiutarvi! Chiaramente sempre in sicurezza!
Dietro il concetto di “lavoro” che si accompagna a tutte le attività vere ci stanno anni di studio, di osservazioni quiete, umili e pazienti di Maria Montessori che ci indica la strada da percorrere per aiutare i nostri bambini a fare da soli. Davvero!
Invito alla lettura
Maria Montessori
La scoperta del bambino
Garzanti Elafanti